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Partecipazione civica e beni comuni, al via il Gruppo di lavoro ANCI con sindaci e assessori delle città italiane

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26 July 2018
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Per la prima volta in Europa un National Point lancia una riflessione sui metodi partecipativi sperimentati con URBACT, riconnettendoli alle altre esperienze di partecipazione e cura condivisa dei beni comuni in corso nel paese

Le città italiane dei progetti URBACT e Urban Innovative Actions e quelle che hanno adottato il Regolamento per la cura condivisa dei beni comuni hanno sperimentato negli ultimi anni modalità innovative per favorire il coinvolgimento dei cittadini nell’elaborazione di politiche per la sostenibilità urbana, rendendo così le persone protagoniste del rilancio di interi quartieri.

Tali esperienze di partecipazione costituiscono un patrimonio di pratiche e di visioni che non vanno disperse ma che costituiscono un elemento di ricchezza per le tante città di ogni dimensione che vogliono rendere i cittadini protagonisti dei processi decisionali locali.

ANCI ha scelto di mettere a sistema questo patrimonio di idee ed esperienze creando un Gruppo di lavoro su Partecipazione civica e Beni comuni, aperto alla partecipazione di rappresentanti eletti dei comuni impegnati in processi di coinvolgimento civico su una pluralità di temi urbani. L’incontro di lancio, che ha visto la partecipazione di numerose città italiane delle reti URBACT, ha avuto luogo a Roma alla presenza di rappresentanti di oltre 20 città italiane.

Esperienze come gli URBACT Local Group, i Patti di collaborazione avviati a Bologna e Torino oppure gli usi civici di Napoli sono stati il punto di partenza di una discussione che ha passato in rassegna e analizzato la pluralità di regole e strumenti che possiedono i Comuni per favorire il coinvolgimento di cittadini e stakeholder.

Il Gruppo di lavoro ha come obiettivo quello di affrontare i punti più critici e controversi legati a tali processi, a partire da come innovare le formule esistenti anche in relazione a quanto sta avvenendo in Europa e nel mondo fino al miglioramento delle competenze di coloro che all’interno dei Comuni o nelle comunità locali organizzano la partecipazione dei cittadini. Le relazioni introduttive di Sheila Foster, professoressa di diritto e politiche pubbliche alla Georgetown University di Washington e Christian Iaione, professore di diritto e politiche pubbliche alla Luiss di Roma sono state seguite dal racconto delle esperienze di Torino, Bologna, Reggio Emilia e Napoli, punto di partenza per la discussione tematica sulle regole, le buone pratiche e le capacità organizzative dei Comuni.

In qualità di National Point del programma URBACT per l’Italia, ANCI lancia per la prima volta in Europa una riflessione che intende coinvolgere gli amministratori che sul territorio sono impegnati ogni giorno a mettere in pratica gli strumenti emersi da programmi europei e nazionali per la governance condivisa delle sfide urbane, con l’obiettivo di migliorare il modo in cui i residenti sono coinvolti nell’elaborazione e nell’attuazione di politiche di sviluppo urbano sostenibile.

Con l’istituzione del Gruppo di lavoro tematico, ANCI intende coinvolgere sindaci e assessori delle città italiane in un dialogo avviato negli ultimi mesi con accademici, innovatori, funzionari e amministratori attivi sui temi della partecipazione civica a partire dall’esperienza del progetto Co-City di Torino, che vede la partecipazione diretta dell’ANCI nelle azioni di coinvolgimento civico che stanno sviluppandosi nelle periferie torinesi. Il progetto, co-finanziato dal programma Urban Innovative Actions, è il punto di partenza di una riflessione che si unisce a quanto stanno realizzando tante città italiane dei progetti URBACT, impegnate a rendere strutturali i sistemi di coinvolgimento civico come gli URBACT Local Group testati nel corso delle attività di rete con altre città europee.

Il Gruppo di lavoro dell’ANCI dedicato alla partecipazione civica e ai beni comuni rappresenta una prima risposta a quella necessità di razionalizzare saperi, pratiche e competenze utili per dare concretezza e rilievo a temi decisivi per ridurre il divario tra amministrazioni pubbliche e cittadini ma anche per rendere strade e piazze delle nostre città dei laboratori permanenti di innovazione condivisa.