Organizzare eventi green e sostenibili, il quinto webinar della rete Urbact NPTI
Edited on
30 May 2022Organizzare eventi culturali e artistici in maniera sostenibile: i casi concreti di Torino e Reggio Emilia nel webinar URBACT NPTI
L’organizzazione sostenibile dal punto di vista ambientale di eventi culturali locali è stato il focus al cento del quinto webinar promosso da Urbact NPTI che si è svolto il 27 maggio in diretta sulla pagina Facebook Urbact Italia. Il filo conduttore dell’appuntamento riprende il tema anche al centro della partecipazione delle città della rete NPTI al dibattito sulla riforma dei Cam resa possibile grazie al coinvolgimento di Anci.
“Ogni città della rete NPTI – ha spiegato Elisa Filippi di Urbact Italia – ha costituito in questi mesi un URBACT Local Group, ovvero un gruppo informale di stakeholders popolato da attori locali del mondo della cultura, dell’arte e della sostenibilità per elaborare insieme un piano di azione con l’obiettivo di rendere climaticamente sostenibile l’organizzazione di eventi culturali e artistici. Le esperienze presentate oggi appartengono ad attori locali di due città già attive nelle reti URBACT da molto tempo come Torino e Reggio Emilia”.
Nel corso del webinar, con l’intervento di Sandra Rainero esperta nazionale Urbact, si è posto l’accento sulla necessità di infrastrutture adeguate e soprattutto del coinvolgimento di tutti gli attori locali perché le città siano in gradi di rispondere efficacemente alla sfida ambientale.
A presentare le esperienze di Torino e Reggio Emilia sono stati rispettivamente Claudio De Consoli del Gruppo Torino Trasporti e Stefania Carretti dello Spazio Guerra.
Torino ha illustrato la sua esperienza puntando l’attenzione sulla mobilità sostenibile, in particolare il trasporto pubblico locale viene perfettamente integrato nell’organizzazione di tutti i grandi eventi che si svolgono in città, dall’Eurovision Song contest ad altri eventi di carattere sportivo (tennis, calcio etc.). La vera sfida non è solo creare il servizio con biglietti a prezzi scontati, ma anche e soprattutto farlo conoscere mettendo in evidenza il valore aggiunto ambientale del servizio. In futuro la prospettiva è dell’introduzione di una pianificazione integrata degli eventi anche con altri service come ad esempio con coloro che si occupano di rifiuti.
Passando all’esperienza di Reggio Emilia qui l’attenzione si focalizza sul tema dell’economia circolare nel settore della cultura pianificando gli eventi in maniera climate neutral. In otto anni ad esempio sono state abbattute 535 tonnellate di CO2 con la piantumazione di più di 4.000 alberi in collaborazione con Phoresta Onlus. L’obiettivo è quello di creare un bosco della biodiversità in città con la compensazione degli impatti delle mostre.
Dal confronto delle esperienze è emerso come l’integrazione sia la parola chiave: sia per la pianificazione integrata degli eventi sia per comunicare e sensibilizzare i cittadini. In questo senso coinvolgere testimonial (sportivi, artisti etc.) sarebbe molto importante come avvenuto con la buona pratica URBACT C-Change di Manchester, trasferita a Mantova e oggetto dei lavori del Network NTPI, che ha coinvolto nel proprio gruppo anche la squadra del Manchester calcio oltre che la BBC.
Submitted by sdantonio on