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Cinque modi brillanti per usare i social media e le app per la crescita urbana

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03 June 2017
Read time: 3 minutes

 

L’uso dei social media per favorire una migliore interazione tra governi locali e cittadini è una questione delicata in molti contesti europei, dovuta alla natura tecnica di alcuni aspetti legati a questo tema, che sono solitamente difficili da tradurre in una coerente e lungimirante azione politica.

Al fine di facilitare il coinvolgimento dei livelli politici attorno alle priorità emerse grazie al network Interactive Cities, i rappresentanti politici dei partner del progetto sono stati coinvolti in una tavola rotonda durante l’ultimo incontro transnazionale del network, tenutosi a Lisbona lo scorso febbraio.

Le differenti visioni politiche emerse durante la tavola rotonda dimostrano le diverse attitudini delle città nei confronti dei social media e ICT, comunemente visti come possibili driver della crescita locale e fattori che facilitano una più ampia partecipazione dei residenti. I rappresentanti politici hanno presentato idee ambiziose per i loro piani locali in aggiunta a pratiche già implementate dalle loro città, provvedendo una immagine dello stato dell’arte dell’innovazione dei social media ed apps nei contesti urbani di differenti tipi.

Qui sono riportate alcune delle più interessanti idee emerse durante il confronto, che ha rappresentato un momento unico di dialogo tra i rappresentanti dei governi locali riguardo il ruolo dei social media per uno sviluppo urbano sostenibile.

 

Lisbona – Una app per promuovere l’uso dei servizi locali per i cittadini e gli stakeholders locali

 

Lisbona sta pianificando di lanciare una applicazione gratuita, utilizzata dai residenti come sistema di identificazione e di pagamento per il trasporto pubblico, car sharing o bike sharing, oltre ad essere un modo per essere informati sulle opportunità offerte dal governo locale ai cittadini e associazioni. La privacy, la qualità e la sicurezza sono le tre principali caratteristiche dell’applicazione, controllata da un sistema di norme volte ad evitare la monetizzazione dei dati.

“Possiamo vedere che ci sono numerosi rischi nel modo in cui vengono gestiti i dati e monetizzati – afferma l’Assessore alle politiche abitative e di sviluppo locale Rui Franco – i cittadini possono e dovrebbero spingere verso il progresso tecnologico per un modello di sviluppo che consenta a tutti di raggiungere un più alto standard di vita.

“Non possiamo cambiare l’industria, non ne siamo i proprietari, ma possiamo cambiare il modo. Esistono buone strategie in Europa. Abbiamo a Lisbona una politica ufficiale sugli open data. Come possiamo spingere l’industria verso il progresso, l’occupazione e il benessere e una buona qualità della vita nelle città, basandosi su nuove forme di utilizzo dei dati, da cui i cittadini ne possono trarre benefici. Noi crediamo che gli open data siano un elemento chiave, la principale compagnia di comunicazione ha per la maggior parte il monopolio e non sta succedendo soltanto in Portogallo, ma anche nel resto dell’Europa.”

 

Genova – una strategia collaborativa dei social media per la promozione del turismo

 

Genova sta coinvolgendo gli stakeholder locali nell’analisi dei big data e degli indicatori dei social media in modo tale da definire un piano collaborativo di promozione della città, come migliore destinazione per i turisti nei vari mercati internazionali. La creazione di un team dedicato ai social media, coordinato dal Municipio e composto da social media managers di diverse organizzazioni, sia pubbliche che private, coinvolte nella promozione del turismo, è uno strumento decisivo per il coordinamento delle strategie e la definizione di iniziative comuni di promozione della città.

“la fiducia che noi riponiamo negli stakeholder e nei social media può fare la differenza – sostiene l’Assessore alla cultura e al turismo Carla Sibilla – se il comune è in grado di formulare un piano urbano digitale e governarlo, discutendone con i cittadini, il risultato può essere raggiunto pienamente, avendo degli effetti su tutti i differenti segmenti dell’amministrazione.”

“Noi crediamo fortemente di dover negoziare con le piattaforme globali, come abbiamo già fatto con Airbnb al fine di disegnare delle azioni di co-marketing insieme. Questa negoziazione può aiutare noi e i cittadini ad accelerare la crescita, oltre a crescere e ad includere giovani nel processo e nello sviluppo dei nuovi servizi.”

 

Tartu – un Piano regolatore basato sui social media e sull’analisi dei big data

 

Tartu sta cercando di ridisegnare la città attraverso l’analisi dei flussi di dati sui social media e sulle applicazioni usate dai residenti. Il tag geografico e altre informazioni automaticamente trasmesse dai nostri smartphones possono aiutare la città a pianificare un migliore sistema di mobilità urbana, così da abilitare i cittadini a prender parte ad un processo spontaneo e partecipato di pianificazione, per cui non hanno bisogno di rispondere a specifiche questioni o di prendere parte a degli incontri, ma possono automaticamente trasferire le informazioni sulle loro abitudini nel contesto urbano.

Fare di questo tipo volontario di coinvolgimento un processo bidirezionale sarà estremamente importante, inoltre, per le autorità locali, che lo potranno utilizzare come strumento per interagire con i residenti e coinvolgerli nelle differenti fasi del cambiamento urbano.

“L’era digitale ha cambiato la nostra società e l’ha resa più compatta – dichiara l’Assessore allo sviluppo urbano e alla pianificazione Jarno Laur – le città ora non sono capaci di usare i dati come fanno le istituzioni commerciali ed è un aspetto da implementare attraverso una migliore gestione delle informazioni ottenute.

“I social media rendono la comunicazione più facile che nel passato e le persone possono essere informate e dire la loro su cosa sta succedendo nella loro città. Questo è l’impatto più importante dei nuovi social media e della tecnologia su tutti gli attori locali, incluse start-ups e la società civile.”

 

Alba Iulia – Consolidare la democrazia locale e l’attrattività della città attraverso i social media

 

Alba Iulia sta basando la propria strategia dei social media su una più ampia diffusione degli strumenti digitali e dei social media. La comunicazione con i residenti e la promozione del turismo della città sono aspetti importanti di questa azione, che prevede il coinvolgimento di stakeholders locali e compagnie private.

Rendere l’amministrazione locale più trasparente verso i cittadini è ciò che Alba Iulia sta cercando di raggiungere attraverso il consolidamento dell’uso di piattaforme online, pagine e accounts Facebook e Twitter per ricevere commenti e contestazioni, ma anche per trasferirli negli uffici con la responsabilità di risolvere le questioni più urgenti per i residenti.

L’uso di strumenti di comunicazione visiva è stato incoraggiato e questo sta avendo un impatto considerevole in termini di promozione del turismo.

“Noi vogliamo rendere i cittadini nostri partners nella fase di sviluppo della politica ed è per questo che stiamo attivando molte partnerships con il settore privato” ha affermato il Vice Sindaco Gabriel Pleṣa.

 

Murcia – Rimodulare l’uso delle piattaforme digitali per le emergenze e la partecipazione dei cittadini

 

Murcia sta prendendo il meglio di ogni singolo social media per soddisfare i diversi bisogni comunicativi dei differenti pubblici. A partire dall’uso di Twitter per informare la cittadinanza durante un recente allagamento, all’uso di Facebook per invitare i residenti a presentare le loro idee per la rigenerazione del quartiere periferico Santa Eulalia, Murcia sta testando differenti funzioni delle piattaforme e le sta rendendo uno strumento trasversale per lo sviluppo e la crescita urbana.

Il Sindaco sta portando avanti questo tentativo, informando i cittadini sulle sue azioni attraverso dieci accounts e pagine sui diversi social media.

“Noi utilizziamo i social media come servizi pubblici – sostiene l’Assessore allo sviluppo urbano e alla cultura Jose Pacheco – per noi sono come dei canali aperti ai politici e dai politici. Cioè favorisce la trasparenza e la co-governance ma abbiamo visto, inoltre, come i social media siano dei potenti strumenti di pressione: oggi un tweet può avere un maggiore impatto di una testata di giornali. Tuttavia non può sostituire il contatto umano, che è vitale per chi sta governando la città.”

 

Simone d'Antonio
(traduzione Benedetta Gillio)