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Otto buone pratiche italiane per il nuovo bando Urbact

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23 March 2017
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Le città italiane sono fra le più rappresentate in Urbact e nei vari network creati dal programma sugli obiettivi tematici della Politica di Coesione, in cui in molti casi sono impegnate in veste di lead partner. Dall’innovazione sociale all’inclusione, sono numerosi i campi in cui le città italiane sono in prima linea con progetti ed esperienze che possono fare da guida in Europa.
 

Il nuovo bando per le buone pratiche di Urbact, in scadenza il 31 marzo, costituisce un’occasione importante nell’ottica dello scambio di conoscenze e esperienze nonché per la diffusione delle pratiche innovative delle città italiane a livello europeo; queste good practices sono caratterizzate da un alto tasso di innovazione e potranno essere replicate, grazie soprattutto al bando, a livello nazionale e europeo.

 Di seguito alcuni esempi di esperienze innovative italiane e pratiche adottate dalle città della Penisola che potranno influenzare il dibattito europeo e nazionale nei prossimi anni:

Milano Food Policy è la strategia che la città di Milano ha deciso di adottare per rendere il suo sistema alimentare più equo e sostenibile. A partire dall’esperienza di Expo, l’intento è quello di creare una rete di sinergie fra i vari attori del sistema alimentare per attuare una visione di lungo termine sulle scelte collegate a questo settore. L’impegno contro la povertà, la lotta contro lo spreco alimentare, la promozione di una dieta sostenibile, l’attenzione per la salvaguardia dell’ambiente e il sostegno a un’economia del cibo diversificata e sostenibile sono centrali nella Food Policy.

FaciliTo Giovani e Innovazione Sociale è un progetto della città di Torino (del programma Torino Social Innovation)  pensato per promuovere l’avvio di progetti imprenditoriali nel campo dell’innovazione sociale e in grado di rispondere a bisogni sociali emergenti. Le numerose idee innovative provenienti dal basso in diversi campi,  dall’educazione al lavoro, dalla mobilità alla qualità della vita, dalla salute all’inclusione sociale, trovano in FaciliTo uno strumento di supporto per convertirle in servizi, prodotti e soluzioni che possano contribuire a migliorare il tessuto sociale del territorio, creando al contempo valore economico. Lo sviluppo di nuove forme di economia collaborativa, dinamica, inclusiva e sostenibile è un elemento centrale in FaciliTo.

CasaClima è un metodo di certificazione energetica degli edifici presentato nel 2002 dalla Provincia Autonoma di Bolzano. Le conseguenze sulle persone e sull’ambiente causate dal crescente sfruttamento delle risorse, il rapido incremento delle emissioni gas ad effetto serra,  l’inarrestabile inquinamento degli ecosistemi globali e il cambiamento climatico sono i motivi che, sommati alla consapevolezza dell’energia dissipata dagli edifici, hanno spinto Bolzano a dotarsi di questa agenzia di certificazione energetica. Grazie al risanamento energetico negli edifici è possibile ridurre fino all’80% le emissioni di anidride carbonica. L’attenzione per l’ambiente e le future generazioni sono quindi il fulcro di questo innovativo metodo.

 Il progetto Incredibol! - l'Innovazione Creativa di Bologna, promosso dal Comune di Bologna, punta a sostenere lo sviluppo delle imprese culturali e creative in Emilia-Romagna. Incredibol! è una rete composta da partner pubblici e privati attivi sul territorio che fornisce servizi di vario tipo ai giovani creativi che vogliono vedere le proprie idee innovative trasformate in realtà. Il progetto di conseguenza offre  orientamento, formazione, consulenze, contributi economici, spazi in concessione e attività di promozione a coloro che dimostrano di avere idee innovativi e possibili soluzioni di successo.

Casa d’Asilo è un progetto rivolto all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati approvato dal Ministero dell’Interno, che è stato avviato a Parma nel 2015. Il comune di Parma è il lead partner di questo progetto, che è parte del  Sistema di protezione ed accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR). Parma è una città storicamente all’avanguardia in questo ambito. Casa d’asilo è un progetto che coinvolge istituzioni centrali e locali in collaborazione con realtà del Terzo Settore e che si prefigge lo scopo di garantire ai ragazzi un’accoglienza integrata con misure di orientamento ed accompagnamento legale e sociale, costruendo percorsi individuali di inclusione ed inserimento economico e sociale.

Il comune di Sori, in provincia di Genova, ha deciso di puntare sui social media per essere più vicino ai cittadini. L’amministrazione ha infatti deciso di formare alcuni dei propri dipendenti all’uso di Whatsapp per raccogliere le segnalazioni della comunità che vive il territorio. il corso del comune sull’utilizzo dei social permette di ridurre le distanze tra cittadini e amministrazione e di rispondere in maniera più rapida ed efficace ai bisogni e alle emergenze della società locale. L’impegno dal basso è quindi l’idea fondamentale che ha spinto alla creazione di questa esperienza.

La Delibera sui beni comuni è un’azione portata avanti dal Comune di Napoli, che ha radicalmente cambiato l’approccio verso alcune realtà del territorio: gli spazi che i cittadini napoletani hanno sottratto al degrado, riappropriandosene e valorizzandoli sono considerati dalla Delibera come beni comuni e non più come occupazioni abusive. Alcune realtà culturali della città ( tra cui l’ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Materdei, l’ex asilo Filangieri, l’ex sede della scuola media Schipa, l’ex Lido Pola di Coroglio e altre) sono considerate dalla delibera spazi di rilevanza civica e perciò ascrivibili al novero dei beni comuni. Tramite questa iniziativa il Comune di Napoli garantisce l’uso civico e collettivo di queste realtà, restituendole quindi alla città e ai cittadini che si sono attivati per prendersene cura.

A Lecce l’innovazione viene dal comando della Polizia locale che, tramite l’uso di Telegram e gli Open Data, riesce a porsi nei confronti dei cittadini in un modo nuovo e innovativo.  L’esigenza di comunicare con i cittadini in modo più diretto e efficace, innalzando così il livello di fiducia nelle istituzioni, e la possibilità di avere uno strumento di monitoraggio delle attività hanno spinto la polizia locale a incrementare l’uso dei social. Così facendo si sono creati strumenti efficaci di coordinamento e scambio di notizie utili e segnalazioni, che tra le altre cose hanno innalzato il livello di competenze digitali del personale amministrativo.