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Beni comuni, Napoli e Genova promuovono il dialogo europeo con la study visit di 2nd Chance

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25 January 2017
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Il riutilizzo dei beni comuni urbani come chiave per la riattivazione di edifici e spazi vuoti nei contesti urbani sarà al centro delle due giornate di meeting che si terranno il 26 e 27 gennaio 2017 a Genova, nella sede del  DAD – Dipartimento Architettura e Design della Scuola Politecnica dell’Università degli Studi di Genova. 

A queste due giornate parteciperanno sei partner del progetto 2nd Chance, tra cui la città di Napoli (in veste di lead partner) e l’Università di Genova. Approfondire e scambiare le conoscenze in questo ambito sono gli obiettivi che i sei partner si pongono, mettendo in evidenza l’importanza della conversione degli edifici inutilizzati (gli “sleeping giants”)  in beni comuni e le modalità di management,  self-governance e capacità di finanziamento per la loro riattivazione. Inoltre è fondamentale imparare a conoscere gli edifici in questione e le buone pratiche delle città che li ospitano.

L’attuazione del concetto di beni comuni urbani nel processo di riattivazione degli edifici e delle aree abbandonate e vuote sarà il tema fondamentale intorno a cui ruoterà la prima delle due giornate di meeting. I partner presenti si scambieranno conoscenze e esperienze riguardo ai processi di riattivazione. La discussione inoltre verterà sulla necessità di raccogliere ed implementare gli strumenti, i metodi e le buone pratiche nell’ottica di un processo di riattivazione che sia orientato dal concetto di bene comune. La destinazione e l’uso di questi “sleeping giants”, saperli mantenere ed amministrare una volta riattivati sono punti imprescindibili per la buona riuscita di un tale progetto. Dell’argomento si occuperà Christian Iaione, di LABGOV (LABoratorio per la GOVernance dei Beni Comuni) dell’Università LUISS Guido Carli. La giornata proseguirà con la visita all’ex caserma Gavoglio, in fase di rigenerazione partecipata proprio grazie al progetto 2nd Chence, guidata da Emanuele Piazza, assessore allo sviluppo economico della città di Genova.

Nella seconda e ultima giornata si confronteranno invece le esperienze genovesi e napoletane di riuso dei beni comuni a partire da policy comunali inclusive di tutti gli attori del territorio, coinvolti anche nei lavori dei gruppi locali che accompagnano la realizzazione del progetto Urbact nelle due città.