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Orti urbani per l'integrazione, Roma avvia la condivisione globale delle esperienze di RURBAN

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08 May 2020
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La collaborazione tra Roma e Barranquilla sul tema degli orti urbani prosegue con una call che coinvolge alcuni tra i principali esperti e practioner del settore, in vista del rafforzamento delle attività di cooperazione nell'ambito del programma IUC. Il modello romano di rilancio degli orti urbani al centro di scambi europei e globali, a partire dall'esperienza svolta nella rete URBACT

Le soluzioni sviluppate nell'ambito dei progetti URBACT possono costituire elementi utili per favorire su scala globale il rilancio delle città dopo l'attuale emergenza.
Roma condivide le azioni di integrazione per rifugiati e richiedenti asilo condotte nel'ambito del sistema degli orti urbani, al centro del network RURBAN, durante la call di venerdì 8 maggio alle 17 con i rappresentanti dell'amministrazione locale di Barranquilla, che coinvolgerà esperti e gardenizer nella condivisione degli elementi alla base della buona pratica romana.

All'incontro parteciperanno Giorgio Scavino, esperto e consulente indipendente dello stesso Rurban, Matteo Donati, presidente dell'Orto del Sorriso del comune di Jesi nelle Marche (che sta collaborando con i gardenizer ed è impegnato nella regolamentazione  dell'introduzione nelle mense scolastiche della frutta e delle verdure prodotti nei loro orti urbani), Anna Maria Ceci, presidente degli orti urbani intergenerazionali e solidali, e Fabio Ecca, project manager dell'Associazione Vivere In... Onlus che gestisce il Parco Ort9-Sergio Albani Casal Brunori. Coordina l'incontro Claudio Bordi, project manager per Roma del progetto Rurban.

Il tema degli orti urbani è diventato di estremo interesse negli ultimi mesi per l'amministrazione di Barranquilla, guidata dal sindaco di Barranquilla Alejandro Char Chaljubin, che intende sperimentarla sua ampia scala come pratica di resilienza anche in regime di contenimento della diffusione del virus Covid-19. L’attenzione è rivolta soprattutto alle pratiche di inclusione sociale dei migranti che si possono sviluppare all'interno e grazie ad un orto urbano, soprattutto in una città come Barranqullla che da mesi vive le conseguenze della crisi migratoria dal vicino Venezuela e si trova ad affrontare in queste settimane la necessità di assicurare standard di vita adeguati anche ai nuovi residenti, garantendo il rispetto delle regole di distanziamento sociale.

La Capitale e la città colombiana lavorano assieme nell'ambito dello scambio del programma International Urban Cooperation, incentrato proprio sui temi del network URBACT e dell'impatto dei processi partecipativi sulla coesione sociale. Le pratiche generate dallo scambio tra Roma e le città di RURBAN contribuiranno ad offrire elementi utili per l'applicazione di schemi partecipativi legati al patrimonio naturale replicabili in altre zone del mondo. Già da tempo è infatti attivo un dialogo su questi temi con amministrazioni dell'America Latina, come ad esempio i comuni dell'Amazzonia peruviana che hanno effettuato una visita studio a Roma proprio per apprendere gli elementi alla base dell'approccio romano all'agricoltura urbana.