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Ad Arezzo il primo incontro nazionale della rete italiana delle città URBACT, Urban Innovative Actions e Agenda Urbana Europea.

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02 December 2019
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Più di 40 città presenti ad Arezzo il 20 novembre all’incontro nazionale organizzato da ANCI. Ecco cosa è emerso tra esperienze a confronto e proposte per il futuro.

Eletti e rappresentanti di circa 40 città italiane impegnate nelle reti dei programmi Urbact, Urban Innovative Actions e della Agenda Urbana Europea hanno animato l’evento che si è svolto il 20 novembre ad Arezzo nell'ambito dell'Assemblea annuale dell'Anci. Insieme ai rappresentanti delle città sono intervenuti all’incontro diversi attori istituzionali coinvolti nella governance dei programmi della Cooperazione Territoriale Europea come l’Agenzia per la Coesione, il Ministero per le Infrastrutture ed i Trasporti ed ANCI che ha organizzato l’evento in qualità di National Point del programma URBACT.

L’importanza dell’approccio integrato allo sviluppo urbano

Il richiamo all’importanza dell’approccio integrato allo sviluppo urbano e al contributo che programmi come URBACT ed UIA forniscono alle città nella sua sperimentazione è stato al centro degli interventi che hanno animato la tavola rotonda. In particolare, i relatori hanno evidenziato come programmi come URBACT rappresentino l’occasione per i Comuni di cimentarsi in un modo nuovo di governare, che va oltre la pianificazione ordinaria. Attraverso il coinvolgimento dei cittadini, con l’utilizzo di metodologie partecipative validate, e avvalendosi di un approccio integrato alle diverse policies, le esperienze progettuali in Urbact offrono la concreta possibilità di elevare la qualità della progettazione sperimentando pratiche innovative che spesso solo il confronto con gli stakeholders è in grado di far emergere.

URBACT, Urban Innovative Actions e CTE: le sinergie possibili.

Un’ulteriore conferma dell’efficacia del metodo e della necessità di un suo potenziamento anche nell’ottica della nuova programmazione europea, è stata testimoniata anche dalle considerazioni emerse rispetto al futuro del programma UIA, dove le prime esperienze progettuali, avviate nel 2016, presentano dati incoraggianti, con risultati visibili per i diretti beneficiari, ovvero i cittadini, e dove le sinergie con i progetti URBACT andranno ulteriormente rafforzate al fine di potenziarne l’impatto e favorirne la replicabilità.

Altrettanto visibili risultano essere inoltre le città nell’ambito degli altri programmi della Cooperazione Territoriale Europea, nelle diverse linee di azione INTERREG, che secondo la ricognizione effettuata dall’Agenzia per la Coesione Territoriale sono tra i soggetti beneficiari, diretti o indiretti, più presenti nei progetti. Anche in questo caso sono state evidenziate sinergie importanti tra i progetti URBACT e quelli INTERREG, laddove se i primi si rivelano particolarmente efficaci nella fase di pianificazione i secondi possono rappresentare una fase di completamento ed implementazione coerente e concreta.

Le esperienze delle città: la costituzione di una rete italiana per la diffusione e lo scambio di pratiche.

Soprattutto le vere protagoniste dell’incontro sono state le città che attraverso il racconto delle loro esperienze hanno testimoniato l’utilità di un approccio e allo stesso tempo la necessità di lavorare per un suo potenziamento rendendolo accessibile ad ancora più autorità locali nella nuova programmazione e rafforzando il networking ed il capacity building a livello nazionale.

I casi rappresentati dai vari Comuni hanno proiettato la fotografia di una rete molto variegata, sia per ambiti tematici che geografici, ed in continua espansione: infatti insieme a città dalla lunga esperienza in URBACT come Genova e Venezia che oggi sono impegnate nel progetto Tourism Friendly Cities guidato dal capoluogo ligure, sono intervenute città come Modena e Prato, alla loro prima esperienza in URBACT che stanno lavorando sui temi della sostenibilità rispettivamente nel progetto Zero Carbon Cities e nel progetto URGE o ancora la città di Portici attiva nello sfidante progetto Air Heritage finanziato dal programma UIA.

EF