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Sette buoni motivi per non perdersi Lisbona e l’URBACT City Festival

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28 June 2018
Read time: 4 minutes

Viaggio nel laboratorio urbano di Lisbona, cornice ideale per raccontare le città europee che innovano attraverso la collaborazione tra governi locali e stakholder, tema al centro dell'URBACT City Festival 2018

Negli ultimi anni Lisbona si è affermata come uno dei principali laboratori di innovazione urbana in Europa, con progetti capaci di favorire in diversi angoli della città coesione sociale, crescita turistica e innovazione diffusa.
Molte delle iniziative realizzate negli ultimi anni saranno al centro delle visite studio del City Festival URBACT del 13 e 14 settembre (a cui è possibile fino al 30 giugno iscriversi a questo link) che avrà luogo proprio nella capitale portoghese, scelta come esempio dell’impatto positivo di politiche locali lungimiranti e inclusive.
Qui di seguito sette progetti e iniziative di eccellenza che raccontano la Lisbona innovativa e vivibile: sette buoni motivi per scegliere di partecipare all’URBACT City Festival come occasione per esplorare una delle realtà urbane più interessanti e vibranti d’Europa.
 

Visitare le aree rigenerate grazie al Programma BIP/ZIP

La strategia di sviluppo locale di Lisbona per le aree di intervento prioritario (BIP/ZIP) fornisce alla città strumenti di co-governance volti a ridurre l’esclusione sociale, economica e ambientale e a migliorare la coesione territoriale a livello sociale.

La strategia, premiata come buona pratica dal programma URBACT nel 2017 e al centro del Transfer Network ComUnity.Lab, ha avuto subito successo come dimostrato dal grande numero di candidature e attività generatesi nelle aree più svantaggiate dal 2011 al 2016.

La strategia, che vede il coinvolgimento degli stakeholder locali nella costruzione delle politiche e delle strategie, si articola in vari strumenti: Il BIP/ZIP mapping volto all’individuazione delle aree, il programma BIP/ZIP per il finanziamento dei progetti, gli uffici locali di GABIP necessari per sviluppare la co-governance e la piattaforma CLLD rete che sviluppa una strategia globale per le aree BIP/ZIP.

Il fine ultimo è quello di mettere in moto, con un modello di governance comune, un intervento integrativo volto ad assicurare azioni sostenibili nei territori svantaggiati, fermo restando che tale strategia deve essere ripensata ogni volta diversamente in base alle capacità e originalità specifiche delle singole comunità.

Decine e decine di progetti stanno cambiando il volto di Mouraria e altri quartieri centrali e periferici della città, favorendo la collaborazione tra associazioni e stakeholder locali e un nuovo modo di intendere l’azione dell’amministrazione locale come facilitatore di processi di innovazione in corso sul territorio.

Fare acquisti fra le vie del centro nei negozi storici riconosciuti dal programma 'Lojas com Historia’

A Lisbona le botteghe storiche del centro sono considerati come un bene culturale della città da tutelare e sono sostenuti dalla municipalità attraverso il programma 'Lojas com Historia' (Negozi con una storia). Il fine è preservare i piccoli commercianti dinnanzi alle difficoltà rappresentate dall’invecchiamento delle attività commerciali e dei locali, che spesso vengono abbandonate anche a fronte della concorrenza rappresentata dai grandi centri commerciali delle periferie e dal commercio online. Il sistema di tutela promosso dalla capitale portoghese offre misure che forniscono benefici fiscali o esenzioni per i proprietari degli edifici e il diritto di prelazione, a vantaggio degli inquilini, al momento della vendita.

I negozi per essere selezionati devono rispettare alcuni criteri riguardanti il patrimonio materiale, culturale e storico e l'attività commerciale.
L’inserimento nel programma comporta vantaggi per tutte le parti coinvolte: per il commerciante che vede accrescere l’interesse per la sua attività, per il proprietario che vede un apprezzamento del valore dell’immobile e per la città che continua a preservare la sua identità.

Alcune attività commerciali che hanno potuto godere dei benefici di questo programma sono state ad esempio il negozio di guanti in pelle Luvaria Ulisses, la merceria Londres Salão, l’enoteca Casa Macário e la tabaccheria Tabacaria Martins. Quest’ultima, fondata nel XIX secolo, è probabilmente l’attività che più ha beneficiato del programma; ha rischiato infatti di essere definitivamente chiusa nel 2016 a causa del cambio di proprietà del edificio in cui è locata. Contro la possibile chiusura c’è stata una grande mobilitazione che ha coinvolto media e istituzioni, fra cui il vice sindaco di Lisbona che ha mediato personalmente nella trattativa. Grazie a questo coinvolgimento generale si è giunti fortunatamente alla stesura di un nuovo contratto a scadenza decennale.

Fare visita al centro di innovazione Inteli

Il centro Inteli lavora principalmente nei settori della cultura, della creatività, della sostenibilità, della rigenerazione urbana e innovazione sociale. Il centro è inoltre un think tank per lo sviluppo di nuove idee e modi di pensare finalizzati a nuovo modello di sviluppo economico e sociale.

Lo scopo del centro si costituisce in una ricerca volta alla costituzione di una società più creativa e innovativa, finalizzata ad uno sviluppo economico e sociale sostenibile. Tale costituzione si dovrebbe ottenere grazie alla generazione di idee originali e creative indirizzate alla risoluzione dei problemi relativi alla governance.

Inteli è inoltre particolarmente interessata all’innovazione territoriale realizzando progetti creativi e culturali anche nell’ambito di reti europee, come l’European Interest Group on Creativity and Innovation, gruppo che, tramite l’influenza che esercita attivamente su strategie e finanziamenti dell'UE, intende promuovere la difesa degli interessi regionali e locali per ciò che riguarda le industrie creative europee e la politica dell'innovazione.

Infine Inteli è largamente coinvolta in alcune attività transnazionali sulla creatività e l'innovazione, come i progetti INTERREG IV C Cities e CeRamICa.

Scoprire i progetti di sostenibilità ambientale dell'European Green Capital 2020

A Lisbona l’attenzione per l’ambiente è un punto decisivo dell’azione delle ultime amministrazioni, che hanno puntato sull’adozione di schemi molto efficaci di ritiro rifiuti porta a porta e la sostenibilità ambientale. Tale impegno ha portato la città a vincere nelle scorse settimane il titolo di Capitale Verde Europea
Per continuare a migliorare la gestione dei rifiuti ha varato il nuovo piano strategico per i rifiuti urbani (PERSU 2020) con lo scopo di avere una chiara gestione della raccolta dei rifiuti, delle azioni da intraprendere e degli obiettivi da raggiungere fino al 2020. È stata, inoltre, sviluppata dal comune una banca dati che permette alla cittadinanza di poter esprimere opinioni e dissensi circa la raccolta. Questo processo permette di avere i feedback necessari ad un ulteriormente miglioramento del servizio.

In ultimo la città di Lisbona, come membro attivo dell’ACR+(Association of Cities and Regions for sustainable Resource management), ha deciso di partecipare al progetto europeo R4R, progetto finanziato dall’ Unione Europea, che mirava a consentire ai suoi partner di migliorare le loro prestazioni di riciclaggio attraverso confronti e scambi di buone pratiche.

Visitare la Silicon Valley europea

San Francisco e la California del sud non sembrano molto distanti quando ci si trova in questa meravigliosa città, ma non solo per i tram pittoreschi, il Ponte 25 de Abril e per i colli. Infatti Lisbona sta diventando la città leader in Europa nel settore dello startup grazie all’iniziativa Sturtup Lisboa, facente parte della strategia “Lisbon Creative City”.

L’iniziativa ha avuto il via nel febbraio 2012 e ha visto la nascita nel 2011 della banca Montepio Geral e dell’agenzia governativa IAPMEI. Lo scopo è quello di supportare gli imprenditori e le loro idee sostenendoli nel mercato e nell’attrazione di investimenti, comportando così la creazione di nuovi posti di lavoro e un innovamento costante all’interno della città.

Startup Lisboa possiede al momento tre incubatori: Startup Lisboa Tech, per aziende tecnologiche, Startup Lisboa Commerce, per imprese specializzate nel commercio, servizi e turismo e la Startup Lisboa House, una residenza dedicata ai giovani imprenditori che vengono da fuori città per intraprendere il loro percorso imprenditoriale a Lisbona.

I numeri dell’iniziativa sono eccezionali; a partire dal 2012 sono state ricevute circa 3800 domande, 280 imprese sono state supportate e oltre 1500 posti di lavoro sono stati creati nel giro di pochi anni.

Entrare in una vera “fabbrica” di idee

Ai margini di Lisbona, nella freguesia di Alcântara, si trova la LX Factory. Sorta grazie ad un’iniziativa privata la “fabbrica” si trova nell’ex area industriale della città ed oggi è rinata come isola creativa per professionisti e imprese. Sono presenti più di 203 aziende dei più disparati settori.

Il successo del progetto si deve soprattutto all’idea di sfruttare e rigenerare un’area industriale ormai in disuso, preservandola nelle sue strutture.

Ogni giorno, laddove nel lontano 1846 sorgeva la società di fili e tessuti “Companhia de Fiação e Tecidos Lisbonense", i visitatori affollano i 23.000 m2 della LX Factory dando nuova vita alla zona.

La LX Factory rappresenta una delle aree più innovative e creative della città, si possono trovare pareti completamente ricoperte di opere di arte urbana e nei negozi si vendono prodotti moderni e innovativi ma, che al contempo, riprendono al meglio i più tipici e tradizionali prodotti lusitani.

Fermarsi per aperitivo o cena al Time Out Market

Nato nel 2014 da un’iniziativa della nota rivista britannica Time Out, della quale porta il nome, questa struttura di quasi 10 mila metri quadri ospita più di 24 ristoranti nei quali si possono annoverare anche tre chef stellati.

I ristoranti non sono le uniche attività commerciali rilevanti nella struttura, infatti sono presenti anche una dozzina di negozi, un’area dedicata alla musica live e diverse bancarelle dove si vendono, pesce, carne, frutta e fiori.

Il Time Out Market, situato nel Mercado da Ribeira nel quartiere di Cais do Sodre, è aperto 8 mesi all’anno in cui si susseguono milioni di turisti, solo nel 2016 i visitatori sono stati 3.100.000.

Il Mercado de Ribeira ha una storia più che decennale alle spalle, inaugurato per la prima volta nel 1882 era uno fra i mercati ittici più famosi d’Europa. Nel 2010, dopo un calo di popolarità e vendite, il consiglio comunale ha cercato offerte per rivitalizzarlo, in tale occasione Time Out ha ottenuto le necessarie autorizzazioni per trasformare la metà occidentale in una vasta area dedicata alla ristorazione di qualità.

Vito Mastrogiacomo