You are here

Le cinque lezioni apprese dal Festival italiano delle Buone Pratiche URBACT

Edited on

28 September 2021
Read time: 5 minutes

Più di duecento persone tra amministratori locali, funzionari, rappresentanti di associazioni e cittadini comuni hanno preso parte alla terza edizione del Festival delle Buone Pratiche URBACT svoltosi a Bari dall’8 al 10 settembre 2021.

Le esperienze delle città impegnate nelle reti di trasferimento URBACT sono state le protagoniste di questa tre giorni insieme alla stessa città di Bari che ha ospitato e condotto i partecipanti in un viaggio itinerante alla scoperta dei luoghi di rigenerazione urbana attraverso percorsi partecipativi di coinvolgimento dei cittadini.

 

Tra i numerosi apprendimenti del Festival, ecco di seguito le cinque più importanti lezioni che ci portiamo a casa.

 

Le città si scambiano esperienze condivise dai cittadini per uscire meglio dalla pandemia: il messaggio del Presidente Decaro

“I cittadini vogliono scegliere la dimensione presente e futura dei luoghi che abitano e in cui vivono – ha dichiarato Antonio Decaro, Sindaco di Bari e presidente ANCI – su questo fronte sono tante le città che attraverso buone pratiche di amministrazione hanno condiviso scelte importanti con i propri cittadini. Scelte che riguardano i beni da riutilizzare, gli spazi pubblici da valorizzare o riqualificare, dai terreni abbandonati ai semplici spazi condominiali da trasformare in luoghi di incontro e socializzazione. Per Bari è un onore poter condividere oggi con gli amministratori di altre città italiane le esperienze maturate in questi anni, alcune delle quali mutuate da altri comuni.”

URBACT, un’occasione importante per formare competenze e cogliere al meglio la sfida del PNRR

All’avvio di un nuovo settennato di programmazione europea e con la sfida di dare attuazione in tempi ridotti al PNRR, le risorse per le città sono attese aumentare e concentrarsi fortemente in questa fase. Per poterle cogliere e trasformare in progettualità efficaci ed innovative, le competenze acquisite nella partecipazione ai Network URBACT così come molte delle azioni locali co-disegnate con i cittadini nell’ambito dei piani integrati di azione locali potranno essere un patrimonio importante al quale attingere e da valorizzare.

La partecipazione deve essere reale (o non è)

Uno degli aspetti che ha caratterizza in maniera trasversale le diverse esperienze sviluppate dalle città nei Network URBACT è la dimensione partecipativa, di coinvolgimento e co-progettazione con i cittadini grazie alla costituzione e alimentazione dell’URBACT Local Group. Come molti protagonisti di queste esperienze hanno evidenziato, affinché questi processi possano funzionare deve esservi alla base la consapevolezza da parte dell’Amministrazione comunale che la partecipazione è reale, ovvero si gioca su scelte che non sono già state compiute, ma che saranno discusse effettivamente con gli stakeholders locali, attraverso una, seppur parziale, cessione di delega. Partecipare significa, dunque, decidere insieme.

Sostenibilità concetto trasversale e onnipresente

Che si tratti di apicoltura urbana come a Cesena o di economia del mare come a Salerno, di politiche per rendere attrattiva la città come a Parma e a Bologna, per facilitare l’accesso digitale ai servizi come a Sassari o per promuovere le filiere locali del cibo attraverso pasti a km 0 nelle mense pubbliche come a Rosignano Marittimo, ciò che unisce le diverse esperienze realizzate dalle città nei Network URBACT è l’attenzione nel perseguire obiettivi di sostenibilità attraverso un approccio integrato. Se è vero che il New Green Deal è uno dei più importanti pilastri della Commissione Europea per le politiche del prossimo settennato, nell’analisi delle progettualità dei Transfer Network URBACT è possibile cogliere come questa dimensione sia già fortemente presente ed integrata nell’approccio delle città alla pianificazione.

Le relazioni oltre il digitale

Una parte importante degli apprendimenti della tre giorni di Festival è stata resa possibile anche grazie al contesto nel quale l’iniziativa si è realizzata. Dopo un lungo periodo nel quale le relazioni si erano congelate nel virtuale, tornare ad incontrarsi tra amministratori, funzionari, practitioner e a conoscere nuove realtà è stato fondamentale. Il Festival, infatti, si è svolto in un percorso itinerante che ha consentito ai partecipanti di visitare molti dei luoghi oggetto degli interventi dei progetti URBACT e, soprattutto, di interagire direttamente con gli attori locali che sono stati coinvolti. Occasioni di interazione preziose che hanno alimentato il confronto all’interno della Community URBACT e generato spunti concreti ed interessanti che ogni participante si è portato a casa. 

Elisa Filippi