Festival Italiano delle Buone Pratiche: la presentazione alla stampa a Bari
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19 September 2017Tre giorni per discutere, analizzare e promuovere lo scambio di buone pratiche tra amministratori europei. Dal 21 al 23 settembre Bari ospiterà il primo “Festival nazionale delle Buone pratiche urbane”, promosso dall’Anci in collaborazione con il Segretariato europeo del Programma URBACT ed Europe Direct Puglia.
Il sindaco di Bari e presidente Anci Antonio Decaro e il responsabile URBACT National point Italia-Anci Simone d’Antonio hanno illustrato alla stampa gli obiettivi e il programma del Festival.
“Siamo qui per presentarvi la prima edizione del Festival nazionale delle buone pratiche Urbact - ha dichiarato in apertura Antonio Decaro - che inizia il suo percorso proprio qui, da Bari, per poi attraversare nei prossimi anni diverse città italiane, con l’obiettivo di favorire la condivisione di strategie e conoscenze per affrontare le sfide urbane più urgenti.
Con Spazio13 siamo tra le 97 buone pratiche individuate dalla Commissione Europea tra i 300 progetti candidati dalle città italiane ed europee. Crediamo che sia importante’condividere le buone pratiche perché le buone pratiche possono evidenziare’- come sta accadendo - temi e attività che meritano di’rientrare a pieno titolo nella pianificazione a larga scala.
Questo tipo di confronto è quello che pratichiamo all’interno dell’ANCI, che ho l’onore di guidare, con un lavoro di squadra che si nutre di condivisione e di dialogo e che ci serve anche ad individuare le esperienze più efficaci che, come Comuni, possiamo chiedere al Governo di finanziare. È quanto accaduto per il Bando Periferie Aperte, che nasce dallo studio di una serie di buone pratiche connesse alla riqualificazione delle periferie.
Adesso, come Anci, siamo al lavoro per individuare le migliori buone pratiche attivate nelle aree interne del Paese, lungo la dorsale appenninica, per favorire il ripopolamento di città e paesi che negli ultimi decenni hanno conosciuto un forte esodo. Esperienze significative, capaci di incidere concretamente sulla vita della comunità, capaci di stimolare un nuovo protagonismo da parte delle popolazioni locali, creando così nuove economie.
Anche qui a Bari abbiamo una serie di sperimentazioni in atto, come ad esempio le recenti pedonalizzazioni che ci hanno consentito di far vivere alcune strade anche di sera, dimostrando nei fatti che chiudere al traffico è un incentivo alla nascita di nuove attività commerciali, oppure la partecipazione per il giardino di via Gargasole all’interno della ex Caserma Rossani, per il quale abbiamo’voluto pubblicare un avviso che ne affiderà la cura e l’allestimento ad associazioni e comitati che lo abiteranno con una serie di pratiche condivise, o ancora Spazio13, l’esperienza che sta dando nuova vita ad un immobile scolastico inutilizzato grazie alla creatività e alla progettualità di una serie di realtà e associazioni attive sul territorio, che lo vivono e lo trasformano di giorno in giorno.
La verità è che ogni contesto urbano deve cercare quotidianamente di fare in modo che la sua evoluzione, il suo espandersi e i grandi temi che ogni giorno lo attraversano, mantengano la giusta velocità senza però lasciare indietro nessuno, cercando di ridurre al minimo le diversità tra centro e periferie, fisiche e sociali.
Questo è il grande tema che sarà affrontato dalle amministrazioni, dai tecnici e dai cittadini che dal 21 al 23 settembre si confronteranno in diversi luoghi di Bari, mettendo al centro della riflessione condivisa le dodici priorità fissate dall’agenda urbana determinata attraverso il Patto di Amsterdam: integrazione dei migranti e dei rifugiati, qualità dell’aria, povertà urbana, alloggi, economia circolare, occupazione e competenze professionali nell’economia locale, adattamento ai cambiamenti climatici, transizione energetica, uso sostenibile del territorio e soluzioni fondate sulla natura, mobilità urbana, transizione digitale, appalti pubblici innovativi e responsabili.
Avremo al nostro fianco illustri relatori come Giandomenico Amendola dell’Università di Firenze e Tobias Kettner, referente europeo dell’agenda urbana globale delle Nazioni Unite. Così come sindaci e amministratori di numerose città italiane ed europee (Bergamo, Reggio Calabria, Rimini, Cosenza, Potenza, Barcellona, Napoli, Chemnitz, Alba Iulia, Bilbao, Udine, Macerata, Riga, Amburgo, Vaslui, Murcia, Milano, Torino, Adelfia).
Bari è l’unica città metropolitana che ha visto riconoscersi due buone pratiche in due Comuni diversi. Il capoluogo e la città di Adelfia, che con la banda giovanile Musica in gioco aprirà l’evento inaugurale del festival presso lo Spazio Murat”.
“Il Programma URBACT stimola dal 2003 il protagonismo delle città e, in occasione di nuovi Bandi, in qualità di punto nazionale URBACT dell’Anci, svolgiamo di solito degli incontri informativi che durano metà giornata - ha proseguito Simone d’Antonio -. Questa volta abbiamo voluto organizzare una manifestazione che si aprisse all’Italia e al territorio, su una piazza molto vivace e interessante qual è Bari dal punto di vista della rigenerazione urbana e dell’attivismo. L’idea è quella di mostrare agli amministratori presenti dall’Italia e dall’Europa le buone pratiche, in modo da realizzare un vero e proprio scambio e organizzare dei network. Una modalità di lavoro tipicamente nelle corde di URBACT che richiede ai Comuni, nella programmazione, di prevedere la più ampia forma di partecipazione di cittadini, università, associazioni e imprese. Un principio che reputiamo vincente perché se da un lato i Comuni possono apparire autosufficienti, in realtà necessitano della piena collaborazione di tutti gli attori locali che rappresentano quel patrimonio di idee, visioni e soluzioni che fanno vivere le città e che vogliamo mostrare durante il festival. Assisteremo alla presentazione di pratiche varie che però danno il segno di un’Europa che innova, cresce e fornisce soluzioni concrete. Tra queste Amburgo, che ha individuato con i cittadini i contenitori adatti per l’accoglienza dei rifugiati;Vaslui, che ha riutilizzato le fabbriche dismesse per le attività diurne per categorie deboli; Bilbao, che ha realizzato una strategia urbana per la resilienza e Torino, che ha sollecitato i dipendenti pubblici nell’individuare soluzioni amministrative innovative attraverso una competizione e dei premi di mobilità (car sharing, bike sharing)”.
Spazio Murat, Palazzo delle Poste, i Caffè di Barivecchia e ancora Spazio13, Torre Quetta, la Città Metropolitana di Bari e il quartiere Libertà sono alcuni dei luoghi che ospiteranno talk, relazioni, dibattiti, momenti di approfondimento e study visit in programma nel corso del Festival, cui parteciperanno, tra gli altri, i sindaci di Napoli, Milano, Genova e Reggio Calabria nonché i primi cittadini di Tirana, Murcia e rappresentati delle amministrazioni di Amburgo, Barcellona e Riga.
Il festival avrà inizio il 21 settembre con una sessione inaugurale presso lo Spazio Murat, uno dei simboli dell’azione di rigenerazione creativa del centro storico di Bari, cui seguirà una serie di presentazioni di buone pratiche urbane italiane ed europee che avranno luogo in parallelo nei caffè storici di Bari Vecchia. L’esperienza di Spazio 13, selezionata dal programma Urbact tra le 97 buone pratiche europee, sarà invece al centro dell’evento serale che vedrà alternarsi performance musicali e teatrali nel cortile dell’ex scuola Melo trasformata in hub di innovazione e sviluppo partecipato nel cuore del quartiere di Libertà.
La mattinata del 22 settembre sarà invece completamente dedicata all’Infoday sul nuovo bando Urbact di prossima uscita, finalizzato alla creazione di reti per il trasferimento di buone pratiche italiane ed europee tra città di ogni dimensione: un’occasione di networking a cui prenderà parte anche il Segretariato europeo URBACT. Nel corso del pomeriggio proseguiranno nei caffè le presentazioni delle buone pratiche mentre il confronto tra sindaci delle città italiane ed europee si sposterà nel colonnato del palazzo della Città Metropolitana con il Mayors talk: un dialogo fra sindaci e amministratori protagonisti delle principali esperienze di innovazione in Italia e in Europa. Aperto alla cittadinanza anche l’evento che seguirà il Talk, un aperitivo urbano sulla spiaggia di Torre Quetta, spazio pubblico restituito di recente ai baresi e simbolo dell’azione di rilancio di un intero pezzo di città.
La mattinata di sabato 23 settembre sarà infine dedicata alla visita studio presso l’ex Manifattura Tabacchi, il complesso di archeologia industriale in via di riqualificazione nel quartiere Libertà, con la partecipazione di assessori e tecnici coinvolti nell’azione di recupero. La visita sarà preceduta da una breve sessione di speed networking tra i rappresentanti delle città italiane ed europee, che coinvolgerà esperti, stakeholder e rappresentanti di reti nazionali attive sui temi dell’innovazione urbana.
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