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Due città unite dall'amore per un buon cibo

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02 October 2017
Read time: 6 minutes

Dato che URBACT ha aperto la sua prima Call per le reti di trasferimento, ecco un esempio di una storia su come una buona pratica di una città possa essere adattata e trasferita in un contesto locale completamente diverso.

Situata nella campagna, a 9 km da Barcellona, la città di Mollet del Vallès ha avuto da sempre una tradizione di mangiare bene e proteggere la terra. Però non ha mai avuto una politica alimentare a livello urbano, in modo da collegare i produttori con i consumatori.

Questo, fino al 2013, quando in piena crisi economica, il Comune ha istituito un Dipartimento di Relazioni Internazionali per cercare idee innovative sui servizi pubblici e sulle opportunità di networking attraverso programmi UE come URBACT. A quel tempo, Södertälje in Svezia, una città conosciuta per le sue buone pratiche, capofila di una rete di trasferimento pilota URBACT chiamata "Dieta per un Pianeta Verde", cercava una città  proprio come Mollet del Vallès con la quale poteva condividere la sua buona pratica.

La città di Södertälje, con 95.000 abitanti, ha la reputazione di promuovere un'agricoltura locale sostenibile come soluzione per nutrire le persone, riducendo allo stesso tempo l'inquinamento agricolo. A differenza della Spagna, la Svezia dispone di una legge nazionale che dà ai comuni la gestione delle mense pubbliche. Con un “Gruppo Dieta” che impiega 250 persone - compresi i cuochi - la città acquista cibo direttamente dai produttori. Fornendo 24.000 pasti scolastici al giorno, hanno ridotto il consumo di carne del 30% dal 2010 e riducono gli avanzi di cibo fino al 40%. Circa il 60% delle scuole di Södertälje viene fornito con cibo locale, di stagione  e biologico.

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Come Mollet ha deciso di adattare e adottare l'approccio di Södertälje è un racconto di come, grazie a URBACT, le politiche urbane innovative possono viaggiare velocemente e avere un impatto a livello transfrontaliero.

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Entrando, all’inizio del 2014 a far parte del progetto "Dieta per un Pianeta Verde", Mollet ha accettato di fare parte di una rete urbana insieme a Södertälje e altre due città “di trasferimento” Łomża (PL) e Molėtai (LT), per studiare come mettere la produzione alimentare locale al beneficio della popolazione. Come URBACT richiede, il direttore del dipartimento dell’Unione europea e internazionale di Mollet, Albert Garcia, ha istituito un Gruppo Locale URBACT, formato da multi-stakeholder composto da 14 persone tra cui un rappresentante eletto, consiglieri, dirigenti scolastici, cuochi e produttori locali, per incontrarsi a livello locale e per visitare altri partner della rete.

(Scopri di più su URBACT Dieta per Pianeta Verde

Dopo il loro primo viaggio a Södertälje per scoprire se e come Mollet potesse trasferire la politica della dieta al suo contesto locale, le prime impressioni sono state contrastanti. "Quando siamo tornati dalla Svezia, le valigie che abbiamo portato a casa erano piene di idee", dice Garcia. "Ma avevamo anche dubbi. Le nostre città erano molto diverse in termini di tradizione e gestione del cibo, risorse umane, budget: da dove iniziare a trasferire e adottare ciò che avevamo imparato? Come lo faremmo funzionare? ... "

Nella città spagnola Mollet, dove l'intera fornitura e gestione delle mense pubbliche è esternalizzata verso aziende private, questo approccio centralizzato del cibo non era conosciuto. "Leggendo di Södertälje, sono rimasto stupito a scoprire come la dieta possa esistere anche come concetto per un consiglio comunale! Per noi, la Politica e il Gruppo alimentare di Södertälje era come un UFO! "Ricorda Albert Garcia. "Il Comune ha voluto creare mercati per gli alimenti locali come previsto nella strategia della città per il 2025, ma le mense pubbliche non erano mai state considerate come soluzione per la crescita agri-urbana! Eppure, abbiamo questo fantastico parco agro-ecologico di 734 ettari, Gallecs, che costituisce il 50% del nostro territorio, una cultura del buon cibo e un clima adatto per la coltivazione di prodotti gustosi tutto l’anno", afferma Garcia.

Subito dopo la prima visita in Svezia, l’amministrazione di Mollet ha effettuato uno studio di base, un requisito URBACT, realizzando la sua prima verifica di qualità sul cibo servito nelle sue mense pubbliche. I risultati sono stati a doppio taglio: mentre i bambini e i genitori sembravano soddisfatti della qualità e del gusto, la verifica ha rivelato che la gran parte del cibo che i bambini mangiavano era surgelato, semi-preparato e arrivava da luoghi lontani. Alcuni hanno detto: "Perché cambiare il sistema se la gente è felice e non abbiamo nessuna lamentela?" Ma i risultati stimolanti di Södertälje e le prospettive di crescita economica locale insieme ad un modo più sano di vivere spinsero il consiglio di Mollet a portare avanti la riforma.

Adattare piuttosto che copiare-incollare una buona pratica

Poiché dentro l’amministrazione di Mollet era impossibile istituire un Gruppo Alimentare che acquista direttamente cibo locale per le mense, la città ha adattato la buona pratica di Södertälje alle proprie norme e specificità. I consiglieri comunali Nuria Duno e Antonio Martinez hanno trasformato il vecchio sistema di appalto pubblico in un nuovo modello, questa volta basato sulla qualità piuttosto che sul prezzo, per cambiare l'offerta, consentendo a centinaia di bambini di mangiare cibo da aziende locali - senza aumentare i prezzi per i genitori. Questo nuovo sistema di appalti pubblici è stato elaborato nel 2014 sulla base dei principi di "Dieta per un Pianeta Verde" di Södertälje: cibo gustoso e sano, biologico, meno carne, più verdure e legumi, cibo stagionale, prodotti locali, riducendo i rifiuti alimentari.

Invece di scegliere le aziende solo in base al prezzo, come in passato, con il nuovo modello, il consiglio stabilisce un prezzo fisso per gestire le proprie mense e utilizza un sistema di punteggio per selezionare e monitorare la società vincitrice basata sulla qualità. Il confronto delle aziende partecipanti viene effettuato in base ai loro punteggi, avendo come riferimento vari settori: alimenti nutrienti e gustosi (che include "Senza cibi precotti e fritti", "Almeno 10 diversi ortaggi alla settimana"); prodotti alimentari ecologici e prodotti locali freschi ("la distanza media dei fornitori di ortaggi minore di 30 km”).

"Non è stato facile a trovare buone aziende che potevano soddisfare questi criteri. Abbiamo avuto bisogno anche di consulenza legale per conformarsi ai regolamenti Comunitari in materia di appalti pubblici. E’ stato un po’ complicato", dice Martinez." Abbiamo fatto alcuni aggiustamenti. Adesso anche altre città mostrano il loro interesse al riguardo, così come scuole private, fuori dal nostro controllo diretto."

Alcuni di questi aggiustamenti sono stati fatti sui costi. I prodotti biologici, freschi, provenienti dai piccoli produttori costano di più di quelli industriali, riscaldabili. Per ridurre i prezzi per le famiglie, il consiglio comunale ha diminuito altri costi, riducendo ad esempio le ore di lavoro dei cuochi e incoraggiando i fornitori a ridurre i margini di profitto.

Benefici per la città di trasferimento e per la sua comunità locale

Oggi a Mollet, i bambini da tre asili nido pubblici e dai due centri comunali per persone con disabilità mangiano pranzi sani, preparati con lenticchie, ceci, pomodori, lattuga, fagioli, carote e altre verdure di Gallecs - un parco agro-ecologico di 700 ettari ubicato appena fuori delle porte della città. Una fornitura costante di altri alimenti freschi, tra cui carne e pesce, è garantita grazie ad un accordo con un'associazione regionale. I genitori delle tre su dieci scuole primarie pubbliche hanno richiesto di essere adottato il modello anche nelle mense dei loro bambini, e ancora più scuole stanno mostrando interesse – dalla città di Mollet e non solo. Il cibo servito nelle mense pubbliche di Mollet è, in media, più dell'80% organico e 100% stagionale. Tutte le verdure sono portate in tavola da una distanza che non supera 30 km. Anche il pane viene prodotto a livello locale con farina da farro, una varietà antica reintrodotta nel parco agricolo di Gallecs grazie ai programmi di ricerca che il Consorzio di Gallecs insieme all'Università di Barcellona stanno portando avanti. L'eccedenza di verdure viene processata nella cucina condivisa del parco agro-ecologico, ubicata accanto al negozio della fattoria e vicino ad una vecchia cappella di pietra – che ora è diventata un luogo per la celebrazione di nozze, molto conosciuto.

Tutta questa attività significa più lavoro e sviluppo economico. A Gallecs, oggi coltivano circa 20 produttori locali, alcuni dei quali hanno raddoppiato il numero dei loro impiegati rispetto al 2013 e i numeri sono in continua crescita. Gallecs somma oggi 7 ettari sfruttabili, rispetto ai 2 ettari prima  che il progetto iniziasse, e i produttori locali ora sono fornitori per 14 mense pubbliche in altre città della regione. "Stiamo attirando i giovani ai campi. Ci sono molte nuove iniziative, tutte su piccola scala", afferma Gemma Safont, che gestisce il  “Consorzio del Gallecs”, fondato nel 2005 da comune di Mollet, dalle città circostanti e dal governo catalano per incoraggiare l'agricoltura biologica, proteggere l'ambiente e migliorare la vita. Crescendo qui nella fattoria della sua famiglia, Safont ha visto l'area diventare un rifugio, non solo per le piante e per la fauna selvatica, ma anche per circa 750.000 persone che arrivano dalle città circostante per visitare il posto.

Cambiare le abitudini e superare le difficoltà

Adattare la buona pratica, dei pasti a base di cibo sano e stagionale nelle scuole, da Södertälje a Mollet, ha richiesto un cambiamento di regole e atteggiamenti.

Per Garcia, il segreto era quello di trovare "alleati", trovare le persone giuste a bordo fin dall'inizio. Come ogni città URBACT, Mollet ha istituito il proprio gruppo locale URBACT formato da  insegnanti entusiasti, agricoltori locali e cuochi, gestori di asili nido, politici e funzionari - che rispecchia quello già esistente a Södertälje. Il gruppo è stato collegato anche all'associazione scolastica ecologica della Catalogna, che ha fornito dei consigli nella riorganizzare delle mense e ha condotto l'audit. "Questo gruppo locale URBACT era la piattaforma perfetta per portare gli attori locali insieme. Il senso di appartenenza, un impegno comune per una causa condivisa ... è l'unica cosa che rende questi cambiamenti sostenibili", dice Garcia.

I scambi e le visite tra Södertälje e Mollet hanno portato un senso di responsabilità e un cambiamento della mentalità dei responsabili di prendere le decisioni. Dopo una visita di tre giorni di una delegazione politica di Södertälje, Josep Monras, il sindaco di Mollet, si è reso conto del potenziale del cibo se utilizzato come modo per raggiungere obiettivi nei ambiti ambientali, della salute ed economici. Il cibo è diventato all'improvviso il soggetto preferito del sindaco.

Ci sono stati alcuni intoppi lungo la strada, tra cui le differenze culturali sulle virtù della carne. Alcuni genitori non erano contenti che la carne era talvolta sostituita da proteine vegetali. Un errore, chiamato da Garcia e dai suoi colleghi "la grande crisi del hamburger" è stato quello di dare ai bambini un mezzo hamburger grande: la gente ha pensato che l'amministrazione ha messo la riduzione dei costi al di sopra della salute dei loro bambini.

Allo stesso modo, nella Can Vila di Gallecs, una scuola con 157 bambini di tutte le età con esigenze particolari, i cuochi devono essere particolarmente attenti alle allergie e ad altri requisiti dietetici (alcuni bambini vengono alimentati tramite tubo gastrico). In particolare, i bambini autistici hanno fatto fatica adattarsi alla pasta e al pane integrale e ai pasti senza carne. Le difficoltà si sono attenuate leggermente quando le lenticchie sono state cucinate a modo che sembrassero carne. Il preside, Montse Tarres, afferma che il passaggio a nuovi menu "dieta verde" non avrebbe potuto andare avanti senza una stretta collaborazione da parte dei genitori.

In generale, gli insegnanti e i dirigenti nelle scuole e nei asili nido dicono che il sistema sta funzionando. Con l'alimentazione - produzione sostenibile e alimentazione sana - come parte integrante del programma educativo, l'esperienza è stata "molto positiva" per le famiglie e per i professionisti.

Mireia Oliva, la preside della scuola pionieristica di Can Besora, è sempre stata parte del gruppo locale, visitando Södertälje e aiutando il Consiglio di Mollet. Ha usato la sua energia per rinnovare l'impegno della sua scuola verso un cibo sano e con provenienza locale. E' stato questo scambio un'esperienza utile, con effetti positivi sui bambini? "Molt, Molt, Molt" - Molto, molto, molto.

I benefici per la città della buona pratica

Per Södertälje, gli scambi con Mollet non sono stati solo un processo di trasferimento a senso unico. Grazie agli incontri e alle visite studio con Mollet e con altre due città di trasferimento, Södertälje ha colto nuove idee, suggerimenti ed esperienze provenienti dai loro colleghi e ha fatto riflessioni su come migliorare e aggiornare la propria politica.

Il progetto di Södertälje è stato condotto da Sara Jervfors, la responsabile delle mense pubbliche. È stata colpita principalmente dall'approccio sereno e positivo di comune di Mollet, dal potenziale nutrizionale del delizioso cibo mediterraneo durante tutto l'anno e dalla forte cultura della condivisione dei pasti.

"Quelli del comune di Mollet erano davvero avanti nel modo in cui collaboravano con gli agricoltori. Hanno avuto l'idea di connettere le scuole con i produttori locali. Abbiamo imparato molto sul concetto di consorzio per la condivisione della gestione dei parchi agricoli - e adesso lo stiamo sviluppando anche noi", ha dichiarato Jervfors.

Grazie a questi scambi vantaggiosi per entrambe le parti, Mollet e Södertälje fanno adesso parte di un'altra rete URBACT, Agri-Urban, per promuovere ancora di più il potenziale economico delle catene alimentari locali sostenibili.

(Per far parte di una rete di trasferimento di URBACT come città leader “Good Practice city” o città di trasferimento “Transfer city”, consultare i Terms of Reference per la creazione di reti di trasferimento e le linee guida alle Transfer Networks)

Il futuro dopo la chiusura della rete URBACT

Mollet ha fatto progressi da quando hanno iniziato gli scambi “Dieta per un Pianeta Verde” tra 2013- 2015. Il gruppo locale si è evoluto e si riunisce regolarmente per discutere le azioni comunali relative al cibo. Questo "gruppo di politiche alimentari" ha contribuito a creare la politica alimentare della città del 2015 - votata in stile svedese, con consenso tra i partiti - una vera e propria pietra miliare per il consiglio comunale e una vera risorsa per il futuro della città. Oggi, stanno continuando la strategia della città con l’intento di trasformare Gallecs in un importante fornitore locale di prodotti stagionali e biologici.

Convertire una vecchia fattoria in un centro di stoccaggio e consegna per un e-commerce accanto alla scuola per i bambini con disabilità è un’azione che fa parte di questa strategia. Avendo assicurato gli investimenti a livello locale e regionale, l'idea è quella di ampliare le imprese alimentari locali, dando alcuni posti di lavoro adeguati alle persone con handicap.

Inoltre ci sono piani per collegare i settori alimentare e sanitario, con l'Ospedale di Mollet, in modo da combattere le patologie associate all'alimentazione meno equilibrata e all’obesità e incoraggiare le diete povere di zuccheri, sale e carne, con più verdure e alimenti non processati.

Negli uffici del consiglio comunale, Antonio Martinez riflette su cosa sarebbe diverso se Mollet non avesse incontrato Södertälje. "Tutto!", esclama. "C'era la possibilità che fossimo ancora dove eravamo cinque anni fa, affrontando tagli di bilancio, ma in nessun modo a migliorare i nostri servizi. Siamo riusciti ad introdurre qualcosa di nuovo - senza aumentare i costi".

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