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Decaro: “Le città si scambiano esperienze condivise dai cittadini per uscire meglio dalla pandemia”

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15 September 2021
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Al via la sessione istituzionale del Festival con l'intervento del Sindaco di Bari e Presidente ANCI Antonio Decaro

Mi fa piacere ospitare nella mia città il Festival URBACT, nel corso del quale vengono presentate le migliori esperienze dei comuni che hanno abbandonato la logica del campanile e hanno iniziato a scambiarsi le buone pratiche, tra innovazione, sussidiarietà e cittadinanza attiva. È stato decisivo il coinvolgimento dei cittadini, che ormai sempre più spesso vogliono partecipare attivamente alla vita della propria città, nello spirito previsto dalla Costituzione”. Così Antonio Decaro, presidente Anci e sindaco di Bari, città che ospita la terza edizione del Festival delle buone pratiche URBACT nella seconda giornata dei lavori.

“I cittadini vogliono scegliere la dimensione presente e futura dei luoghi che abitano e in cui vivono – ha detto Decaro – su questo fronte sono tante le città che attraverso buone pratiche di amministrazione hanno condiviso scelte importanti con i propri cittadini. Scelte che riguardano i beni da riutilizzare, gli spazi pubblici da valorizzare o riqualificare, dai terreni abbandonati ai semplici spazi condominiali da trasformare in luoghi di incontro e socializzazione. Per Bari è un onore poter condividere oggi con gli amministratori di altre città italiane le esperienze maturate in questi anni, alcune delle quali mutuate da altri comuni. Tra queste, per esempio, il regolamento per l’affidamento dei beni comuni, redatto sulla falsa riga di quello di Bologna. Questo è il senso di iniziative come URBACT, dove il sistema della città fa rete e si alimenta positivamente. Momenti di confronto e di scambio come questo possono essere molto importanti e scandire i tempi e i modi attraverso cui le città si preparano alla stagione degli investimenti del PNRR”.
La seconda giornata dei lavori del Festival organizzato da Anci nella sua terza edizione ha portato l’esempio e l’esperienza maturata sul territorio pugliese in tema di rigenerazione urbana con la presenza di Paola Romano, assessore alle politiche comunitarie di Bari, e Alessandro Delli Noci, assessore allo sviluppo economico della Regione Puglia. All’incontro hanno partecipato i sindaci e gli assessori delle città italiane partecipanti ai Transfer Network URBACT.
Secondo Paola Romano è indispensabile ripartire dalle città una volta che la pandemia da Covid 19 sarà terminata. “Questo terzo festival – ha dichiarato l’assessore – pone delle riflessioni più alte rispetto a quanto avevamo previsto. La nostra riflessione iniziale quando il programma URBACT è iniziato nel 2017 era quella di come recuperare spazi pubblici per valorizzare le energie giovanili, proprie quelle che con la pandemia sono state più colpite. Anche altre città d’Europa, in realtà, avevano simili esigenze. Dopo la pandemia ci siamo resi conto che anche che proprio dalle città devono partire le prossime sfide per superare questo periodo di crisi pandemica”.
Per l’assessore regionale Alessandro Delli Noci, invece, strategiche saranno le Unioni dei comuni nella ripartenza economica post pandemica.
“Il vero tema – afferma infatti Delli Noci – che riguarderà i prossimi anni, alla luce delle risorse che sono state rese disponibili con il PNRR e che riguardano in particolar modo la transizione digitale, sarà l’implementazione delle politiche esistenti a livello nazionale per calarle nelle singole realtà come le nostre città. A mio avviso, bisognerebbe partire ad esempio delle politiche che riguardano il riuso degli spazi pubblici in un’ottica strategica fortemente digitale. Non saranno assegnate risorse a pioggia agli enti locali, anche provenienti da altri fondi e da un’altra programmazione, ma ci sarà una regia regionale con forte competizione tra le stesse regioni per avere un impatto reale per superare le situazioni di crisi territoriale. In questo quadro i piccoli comuni saranno i protagonisti della futura programmazione e strategiche saranno le Unioni dei comuni e la loro forza”.