Dalle esperienze della città verso URBACT IV e le politiche locali, nazionali ed europee

Affidare la parola alle città protagoniste dei Network URBACT nel periodo 2014-2020 per comprendere cosa ha funzionato del programma e capire come migliorarlo. È questo l’obiettivo perseguito da ANCI bell’azione di analisi e confronto con città e sistemi regionali condotta nei mesi scorsi in cooperazione con Ministero per le Infrastrutture e le Mobilità Sostenibile e con il Comitato nazionale URBACT PAC-CTE.

I risultati di questa azione di analisi sono stati presentati mercoledì 16 giugno nell’ambito dell’URBACT Festival, l’annuale evento di formazione e di confronto organizzato dal programma a livello Europeo.

Nell’ambito dei 4 Focus Group Regionali organizzati da ANCI, che hanno coinvolto più di 20 città, sono state indagati i seguenti interrogativi:

Quali i punti di forza e di debolezza del programma secondo le città che vi hanno partecipato?

Quali le principali raccomandazioni per futuro di URBACT IV?

Dal confronto svolto nell’ambito dei Focus Group che hanno interessato le Regioni Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana e Campania, è emerso come il programma URBACT sia percepito dalle città che vi hanno partecipato molto importante per:

• il rafforzamento delle competenze delle Amministrazioni nella pianificazione integrata,
• la possibilità di avviare la creazione di filiere progettuali,
• l’attivazione efficace di risorse del territorio,
• la dimensione transnazionale di scambio,
• l’accesso ad expertise qualificate fornite dal programma stesso

Tra gli elementi di debolezza, che insistono per lo più nella fase implementativa dei progetti, viene invece osservata da parte delle città la difficoltà a reperire le risorse per l’attuazione degli interventi a livello locale e, anche come parziale conseguenza di tale criticità, la difficoltà a mantenere elevata la motivazione dei gruppi di supporto locale.

Numerose sono le indicazioni che arrivano dalle città per definire il futuro di URBACT IV e potenziare la capacità di raggiungere impatti sul territorio.

In particolare un’indicazione ampiamente condivisa che proviene dalle città va nella direzione di favorire l’integrazione tra fondi, finanziamenti e programmi, al fine di individuare più rapidamente ed in un contesto coerente risorse per l’implementazione dei progetti.

Sempre dalle città arriva anche l’interesse per potenziare l’azione di Capacity Building del programma, attraverso lo sviluppo di tool formativi a livello nazionale oltre che europeo, a rafforzare la capitalizzazione delle esperienze dei Network anche a livello regionale e a promuovere un coordinamento delle iniziative di policy a livello nazionale.

Elisa Filippi