Città e beni comuni, a Trieste il seminario internazionale organizzato dal Punto nazionale italiano

Il tema, che vede impegnate numerose città italiane proprio con reti come Civic Estate o il progetto Co-City, è sempre più al centro dell’attenzione del dibattito urbano sia a livello europeo che italiano, tanto che l’ANCI ha da tempo attivato uno specifico gruppo di lavoro che riunisce alcune delle città italiane più attive nella sperimentazione di queste nuove pratiche.

L’evento è organizzato in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, Anci FVG e l’Ordine degli Architetti di Trieste e punta a condividere esperienze e soluzioni sperimentate in altri paesi europei ma anche a mettere a confronto iniziative condotte dalle città italiane attive sul tema.

Le città italiane, infatti, sono tra le più attente all’innovazione in termini di esperienze, di strategie e di sistemi di regolazione nella gestione dei beni comuni. Molte iniziative e progetti, portati avanti nel quadro dei programmi finanziati dai Fondi europei come Urban Innovative Actions e URBACT, hanno messo in evidenza il valore aggiunto della collaborazione tra residenti e autorità locali per rivitalizzare spazi o aree verdi inutilizzate o sottoutilizzate, al fine di trasformarle in potenziali drivers economici, sociali e di crescita ambientale. Il seminario internazionale mira a comparare soluzioni ed esperienze sviluppate in Europa dalle città che si sono focalizzate sulla gestione dei beni comuni e sui temi ad essa collegati, evidenziando possibili percorsi di pratica e di riflessione con le città italiane impegnate in questa tipologia di sfide.

L’ANCI, quale Punto di Contatto Nazionale del programma URBACT in Italia e principale promotore del gruppo di lavoro delle città italiane sulla gestione dei beni comuni e della partecipazione dei cittadini, ha organizzato l’evento che si svolgerà il 16 dicembre a Trieste con l’obiettivo di condividere idee e soluzioni su uno dei temi principali, cruciale anche nel dibattito verso la nuova versione della Carta di Lipsia.. Le esperienze delle città coinvolte nell’incontro offriranno un contributo di idee e di sfide per la revisione della Carta che sarà realizzata dalla prossima Presidenza Tedesca del Consiglio Europeo, e possono essere connesse con l’azione del programma URBACT sui beni comuni e sui temi correlati.

La partecipazione all’evento, inserito nelle attività di formazione professionale per gli iscritti all’ordine degli architetti, è aperta anche a comuni sloveni e croati, coinvolti attraverso i rispettivi punti nazionali URBACT.