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Capizzi città del volontariato, avviati i lavori del Transfer Network URBACT III

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28 May 2018
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I partner del Transfer Network sul volontariato in visita nel piccolo comune messinese

Avviata la prima fase del Transfer Network Volunteering City grazie al quale la città di Capizzi apprenderà e adatterà la buona pratica sviluppata da Athienou che vede far fronte ai bisogni essenziali delle fasce più disagiate della popolazione tramite il volontariato, permettendo così l’incontro tra diverse generazioni e garantendo un aiuto concreto e diretto per molti di essi.

“Città del Volontariato: promuovere l’inclusione sociale e la coesione intergenerazionale nelle città, attraverso il volontariato” è l’incontro svoltosi a Capizzi il 22 e 23 maggio, presso i locali della Biblioteca comunale, che ha visto il piccolo comune del messinese in partenariato con Kildare (Irlanda) e Athienou (Cipro) lavorare sulla collaborazione intergenerazionale tra volontari e individui a rischio di esclusione sociale per un’evoluzione sostenibile della qualità della vita all’interno della società locale, anche istituzionalizzando l’attività di volontariato mediante un approccio dal basso verso l’alto tipico di URBACT, dove i volontari possano decidere ed attuare azioni come assoluti protagonisti, portatori dei concreti bisogni dei destinatari delle attività di volontariato.

Nei prossimi appuntamenti a Capizzi si costituiranno e riuniranno i gruppi di supporto locale, uno per ogni città partner, che dovranno poi analizzare i problemi, gli obiettivi e le azioni da realizzare nella rete di trasferimento a livello locale; nella seconda fase del progetto invece la buona pratica sarà esportata ad altre 5 città diventate partner della rete di trasferimento, sono le città di Radlin (Polonia), Altea (Spagna), Altena (Germania), Arcos de Valdevez (Portogallo) e Ivanic Grad (Croazia) a completare il partenariato di otto istituzioni correttamente distribuite sia geograficamente fra est, nord, ovest e sud dell’UE, che economicamente, cioè provenienti da regioni più avanzate e regioni in svantaggiare, come nel caso di Capizzi.

La delegazione irlandese ha anche proposto la creazione di una rete di giovani neoimprenditori capitini e di altre realtà europee che, all’insegna dell’innovazione, possano tutti insieme valorizzare al meglio le risorse di cui ciascun territorio dispone per veicolarle in un circuito europeo. Una proposta inaspettata ma che produrrebbe outcome utili ad accrescere il valore aggiunto sia del progetto in questione, sia delle prospettive turistiche concrete e redditive per i giovani del territorio messinese.