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BoostInno, Milano presenta il Libro bianco sull'innovazione sociale

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29 April 2016
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La partecipazione al progetto Urbact BoostInno diventa per Milano occasione di riflessione sull’insieme delle azioni portate avanti nel corso degli ultimi anni nel campo dell’innovazione sociale. A conclusione dei lavori della fase di sviluppo del progetto che vede fra i partner Torino, Parigi e Danzica, Milano ha presentato il Libro bianco sull’innovazione sociale, documento curato dalla Fondazione Brodolini che riassume le principali iniziative messe in campo negli ultimi anni in città come base di lavoro per un percorso di confronto con altre realtà europee e internazionali.
 

Favorire lo scambio non solo con altre città europee ma anche tra diversi ecosistemi dell’innovazione è l’obiettivo che Palazzo Marino perseguirà nella seconda fase di progetto, puntando ad un coinvolgimento forte di quegli stakeholder che maggiormente possono beneficiare da uno scambio con altre realtà internazionali.
Il Libro bianco si configura così come un output utile e concreto per l’intera città, un documento che supera la forma del baseline study richiesto dai progetti Urbact a conclusione della prima fase per restituire anche a livello esterno i risultati di uno sforzo strategico compiuto dal comune negli ultimi anni, che può trovare proprio grazie a BoostInno ulteriore impulso nei prossimi anni.
Dalla creazione di incubatori (come Fabriq, Base e tanti altri) agli spazi di coworking, dal bilancio partecipativo al crowdfunding civico: i tanti tasselli della strategia Milano Sharing City sono riassunti nel Libro bianco che costituisce un’utile guida anche per altre città che vogliono avviare percorsi di sviluppo a partire dalle nuove economie urbane e dalle tante iniziative di innovazione sociale guidate dai cittadini. Nel documento trovano posto anche iniziative diffuse in altre città italiane, come le Social street e i Gruppi di acquisto solidale, che rappresentano nella realtà milanese dei punti di partenza necessari per processi di innovazione sociale diffusi e capaci di realizzare un percorso verso la smart city che metta le persone al centro delle politiche.
A partire da questa fotografia delle azioni intraprese da attori pubblici e privati, Milano punta a dare valore alla partecipazione a Urbact per favorire la scalabilità dell’innovazione sociale per tutti i soggetti coinvolti ma anche come utile esempio per città follower presenti nel partenariato: far uscire il dibattito dai circuiti consueti e coinvolgere una pluralità di attori nazionali ed europei è l’obiettivo che Milano si propone di raggiungere a partire dal Libro bianco e attraverso le prossime attività di BoostInno.